Tra le varie essenze da lavorare come bonsai sicuramente il ginepro ha un ruolo di primo piano per le sue qualità innate, le tante varietà esistenti in natura e la sua duttilità nei vari stili bonsai.
Sicuramente è una pianta che richiede una certa esperienza per essere lavorata ma che può anche insegnare tanto a livello tecnico, con le dovute attenzioni, come pianta di partenza.

Cenni sull’essenza ginepro

Il ginepro fa parte della divisione Pinophyte (conifere) e della famiglia delle Cupressacee e comprende circa 70 specie diverse per forme, colori e portamento largamente diffuse nelle regioni temperate e fredde dell’emisfero boreale.
A seconda del luogo di crescita esso assume comportamenti differenti: ad esempio sulle coste del Mediterraneo il ginepro si presenta arbustivo (Phoenicea, Oxicedrus) e spesso spazzato dei venti delle coste con parti del tronco ripulite e sbiancate dall’acqua salmastra e dal sole, in collina o in bassa montagna tappezza ampie zone con una vegetazione cupa e fitta (G. comune compressa) o si eleva a piccoli alberelli conici dalla vegetazione pungente.
Tra i 1500 e i 2.000 metri è abbarbicato alle rocce o sospeso dai pendii (G. Sabina, G. Comunis depressa) e lo si trova impavido a combattere contro le più estreme forze della natura, con la vegetazione diradata su un intreccio tortuoso di tronchi.

La lavorazione bonsai del ginepro

Il ginepro si presta particolarmente alla lavorazione bonsai in quanto presenta una vegetazione corta e in genere compatta che permette la formazione di palchi fogliari definiti.
Inoltre il suo legno, che è estremamente duttile, permette delle pieghe anche estreme a vantaggio del disegno della pianta e della possibilità di applicare tecniche avanzate.
Infine ha una buona risposta allo stress ed è resistente al caldo estivo e al gelo invernale.

Ginepro del Maestro Kimura

Gli stili bonsai del ginepro

È un pianta che si adatta bene a differenti tipi di stili bonsai come ad esempio: eretto formale, eretto informale, a cascata, a semi cascata, inclinato, bunjin, spazzato dal vento, boschetto e su roccia.

I tipi di ginepro

In base al tipo di vegetazione può essere diviso in due gruppi: ad aghi e a scaglie.
Può succedere tuttavia che a causa della rapida crescita dei nuovi germogli o per superare uno stress dovuto una lavorazione o a un indebolimento per cause esterne anche il ginepro a scaglie presenti della vegetazione ad aghi.
Tra ile qualità maggiormente usate in campo bonsaistico troviamo: l’itoigawa, il taiwanese, il kishu, il sakiku, il sargenti, il virginiana, il californiano, il sonare (Juniperus Chinensis var. Procubens), l’old gold, il phoenicea e il sabina.

Bonsai di ginepro in Giappone

Naturalmente anche in Giappone i ginepri sono molto diffusi e lavorati dai Maestri di Bonsai. Ci sono tante piante famose come ad esempio quelle del Maestro John Naka, quelle del Maestro Masahiko Kimura e quelle del Maestro Kunio Kobayashi. Un altro modo per trovare dei ginepri di gran pregio è quello di ammirarli al Kokufu-ten in Giappone.

Per concludere

Il ginepro è un’essenza di gran valore e che permette l’applicazione di tecniche anche estreme.
Inoltre grazie alla sua malleabilità e resistenza è una delle piante preferite dai bonsaisti.

Author Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *