Il muschio e il bonsai sono una coppia perfetta, sopratutto durante un’esposizione o una mostra.
Infatti il muschio è un complemento che migliora il Bonsai, oltre a dare un senso di ordine, di naturalezza e pulizia, essendo il terriccio considerato materiale impuro.
È tuttavia preferibile quando la pianta non è in mostra di rimuovere i muschi dal vaso onde evitare, per le sue caratteristiche che vedremo a breve, problemi all’apparato radicale del bonsai.

Cosa è il muschio

Il muschio rappresenta una componente naturale del suolo, posto solitamente al di sopra dello strato di terra.

Si tratta di un tipo di pianta (senza tessuto vascolare) che conta oltre diecimila specie.
Per caratteristica esso accumula al proprio interno ingenti quantità di acqua e il suo terreno ideale infatti deve essere umido e prevalentemente ombreggiato, oltre che sano e non inquinato. La presenza dei muschi in natura infatti indica che il terreno è in buone condizioni.

Coltivazione e raccolta del muschio per il Bonsai

Nella scelta del muschio bonsai ideale per la coltivazione, è consigliabile utilizzare una specie che prolifera e vive bene sotto la luce solare.

Nel momento in cui decidiamo di iniziare il processo di coltivazione bisognerà seguire determinati passaggi elencati di seguente.

  • Innanzitutto sarà necessario individuare e raccoglierne alcuni pezzi, tenendo conto, come detto prima, delle caratteristiche delle specie.
  • Successivamente bisognerà lasciarlo seccare al sole per qualche giorno, per poi ridurre il tutto in polvere, spargendola sul terreno in cui vorremmo farlo crescere.
  • Prima di spargere i semi all’interno del vaso, bisogna preventivamente pulire il terreno, garantendo così le condizioni ideale per farlo proliferare al meglio.

Per notare i primi risultati sarà necessario aspettare un mese, circa. Durante questo periodo è necessario tenere umidi i semi, bagnandoli leggermente almeno tre volte al giorno.

Quando si parla di raccolta invece, bisogna fare molta attenzione, dato che esistono leggi stringenti che regolamentano questo tipo di operazioni.

Attualmente, In Italia, è possibile raccogliere queste piante fino ad un massimo di 300gr giornalieri, come previsto dall’articolo 63 della Costituzione italiana.

Superare questa quantità comporta multe che in determinati casi superano i 200 euro.

Le leggi sulla raccolta del muschio sono molto severe, vista l’importanza che questa pianta ricopre per gli alberi, dato che gran parte dell’acqua contenuta che viene filtrata è contenuta nel muschio. Rimuovere eccessive quantità di muschio, quindi, rischierebbe di compromettere seriamente la salute delle foreste.

Una volta raccolta il tutto, nel momento in cui andremo ad applicare il muschio bonsai all’interno del vaso, è importante lasciare dello spazio libero sul terreno per far sì che non venga soffocato. Infatti coprire interamente il terreno può rappresentare un grosso rischio di asfissia per il terreno.

bonsai con muschio

La longevità del muschio

Abbiamo visto in maniera dettagliata come è composto il muschio per il bonsai, in che modo si raccoglie in natura, le tecniche di coltivazione e il ruolo fondamentale che svolge per le piante.

Parliamo di una specie molto longeva e autosufficiente, in quanto, anche quando è secca, non morirà, ma rallenterà semplicemente le proprie funzioni per poi rinsavire col tempo.

Determinate specie possono rimanere secche addirittura per anni, tornando successivamente ad essere verdi e in piena salute, come ci auguriamo i nostri Bonsai arricchiti da questa preziosa pianta.

Author Redazione

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