L’annaffiatura bonsai è uno dei metodi per preservare l’integrità e la salute della pianta.Si tratta di un passaggio che potrebbe essere considerato ovvio ma che in realtà richiede attenzione e il rispetto di alcune regole, che è necessario conoscere e applicare, per evitare una grande varietà di problemi che potrebbero insorgere a causa di una scorretta annaffiatura del bonsai.

Ma perché l’acqua è così importante per una pianta?

L’acqua ricopre un ruolo fondamentale in quanto, una volta assorbita dai capillari, penetra in maniera omogenea all’interno della pianta grazie all’osmosi.

Al tempo stesso è in grado di diffondere tutte le sostanze nutritive, garantendo il corretto processo di fotosintesi.

acqua bonsai

Tipo di acqua per l’annaffiatura bonsai

Se è vero che le piante hanno bisogno di acqua per garantire lo svolgimento delle loro regolari funzioni, un eccesso potrebbe causarne seri problemi e portare addirittura alla morte del bonsai.

Innanzitutto è necessario sapere che l’acqua piovana è preferibile a quella potabile, dato che è meno calcarea.

Per questo motivo è consigliabile accumulare l’acqua piovana all’interno di un contenitore e procedere successivamente ad un processo che prende il nome di decantazione.

Per poter decantare l’acqua piovana, che successivamente utilizzeremo per l’annaffiatura bonsai, bisogna versare uno strato di ghiaia alla base del contenitore e della torba.

In questo modo l’acqua, lasciata a riposo per almeno un giorno, verrà filtrata grazie alla ghiaia e alla torba che rimuoveranno tutte le impurità, rendendola perfetta da utilizzare.

Scopriamo adesso le regole principali per una corretta annaffiatura bonsai.

Regole per una corretta annaffiatura bonsai

Come visto nell’articolo sulla potatura bonsai, anche l’annaffiatura bonsai varierà di frequenza e metodo in base alle stagioni.

I periodi a cui prestare maggiore attenzione sono inverno ed estate, dato che per loro natura non sono stagioni miti.
L’inverno rappresenta il periodo precedente alla ripresa vegetativa, motivo per cui la pianta necessita di meno acqua per il suo sostentamento.

L‘annaffiatura bonsai deve essere praticata durante il giorno, evitando le ore serali o notturne in cui si rischia sopratutto nelle zone più fredde, per via del gelo, di rompere i capillari della pianta, portandola alla morte.

La frequenza ottimale di annaffiatura durante il periodo invernale è di circa due o tre volte a settimana, ma questo dipende anche dalle condizioni e della composizione del terreno.

Nel periodo estivo, invece, il momento migliore in cui effettuare l’annaffiatura bonsai è al calar del sole o la sera.

Fondamentale è che la pianta nel momento in cui viene annaffiata sia lontana dai raggi solari.

Durante il periodo estivo la pianta necessità di una quantità d’acqua maggiore, motivo per cui è necessario controllare con maggiore frequenza lo stato del terreno per capire se il bonsai necessita di acqua.

Per capire se la pianta ha bisogno di essere annaffiata basta controllare con la mano se il terreno è secco e fare attenzione all’eventuale presenza di foglie appassite.

In linea generale, però, durante il periodo estivo il bonsai va annaffiato una volta al giorno nei climi temperati e fino a due volte a giorni nelle zone estremamente calde.

annaffiatoio

Tecniche d’annaffiatura bonsai

Per quanto riguarda la tecnica per una annaffiatura bonsai ottimale, è necessario seguire dei passaggi ben precisi.

Per annaffiare in maniera ottimale è consigliato utilizzare un annaffiatoio a ”doccetta” che avendo un getto meno aggressivo non andrà a spostare lo strato superficiale di terra.

Nel momento in cui si procede all’annaffiatura è fondamentale controllare la fuoriuscita dell’acqua dai fori di drenaggio, perché un eventuale ristagno in superficie potrebbe rappresentare un grosso problema.

L’annaffiatura bonsai va effettuata su tutte le parti della pianta, partendo dalle radici e salendo fino alla chioma.

Procedere all’operazione inversa è poco conveniente, perché in presenza di una chioma folta, l’acqua che arriverebbe nel terreno non sarebbe sufficiente.

Per garantire che le foglie siano sempre umide è necessario applicare una tecnica di bonsai chiamata vaporizzazione.

Grazie a questo processo, effettuato con acqua piovana decantata, le foglie resteranno lucenti, scongiurando così il rischio di formazione di macchie calcaree.

Conclusione

In questo articolo abbiamo visto l’importanza dell’annaffiatura bonsai.

Applicare in modo corretto le regole, monitorare lo stato di salute della pianta e valutare frequenza e metodo di annaffiatura in base alle stagioni, rappresentano delle pratiche fondamentali per garantire che il nostro bonsai sia sempre florido e capace di svolgere i suoi regolari processi di mantenimento e rinnovo.

Author Redazione

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