La successiva influenza giapponese, negli anni, arricchisce le pratiche cinesi attraverso l’introduzione di nuove tecniche, anche di potatura bonsai.
A partire da questo momento viene coniato il termine ‘’bon-sai’’, ovvero ‘’piantato in un vaso’’.
Nel corso dei secoli l’arte del bonsai o bonsaismo, si evolve e con essa le tecniche di potatura del bonsai, capaci di mantenere il vigore della pianta e modellarne la forma a proprio piacimento.
Tutta la conoscenza che è stata tramandata nei secoli, fornisce oggi un quadro completo e dettagliato su come mantenere vigore, rigenerare la pianta e modellarne la chioma.
Cos’è la potatura bonsai?
Ad ogni tecnica applicata equivale una reazione della pianta.
L’obiettivo primario della potatura bonsai è quello di procurare una sollecitazione e ridurre le dimensioni, stimolare la formazione e lo sviluppo di gemme e rami prossimi al tronco, stabilire un nuovo ordine di ramificazione, infoltimento e sostituzione di apici nei rami e nel tronco, oltre ad eliminare i rami superflui.
La potatura bonsai serve anche ad alleggerire il corpo della pianta, a prevenire le malattie e garantisce il giusto equilibrio tra la dimensione delle radici e quelle della chioma.
Quando applicare la potatura bonsai
Ogni tipo di potatura va effettuata tenendo conto delle condizioni climatiche e dello stato vegetativo della pianta.
Gli interventi più drastici vengono fatti dopo la fine dell’inverno e dell’estate, periodi in cui la pianta non ha ancora ripreso la ricrescita vegetativa.
Gli interventi di contenimento, al contrario, essendo meno aggressivi, possono essere effettuati nel periodo in cui la pianta, grazie alla ricrescita, continua ad acquisire vigore.
Per ultimo, la fase di defogliazione va effettuata durante il periodo estivo, principalmente a Giugno.
Viene considerato il periodo ideale in quanto è a cavallo con la fine della fase vegetativa primaverile.
Queste sono indicazioni generali, in quanto il periodo di applicazione della potatura bonsai sarà influenzato anche dal clima e le temperature locali.
Regole generali di potatura
In linea generale quando iniziamo la potatura bonsai è necessario tenere conto di alcune regole fondamentali:
- Per una corretta ed efficace potatura non servono molti strumenti: forbici e tronchesine sono ciò di cui abbiamo bisogno.
- La tecnica di taglio è universale. L’incisione deve essere obliqua, in modo tale che viene favorita la formazione del callo. Questo è un passaggio importante, dato che il callo va a coprire il taglio effettuato durante la potatura del bonsai.
- Quando procediamo al taglio di grossi rami è necessario utilizzare dell’ormone radicante che interviene sulla parte lesa, favorendone la rigenerazione.
- Quando si effettua un taglio delle radici è fondamentale controllare l’eventuale presenza di altre radici capillari. In assenza di queste non è possibile effettuare alcun taglio, in quanto porterebbe alla morte del bonsai.
- Il taglio delle radici prevede una tecnica diversa rispetto a quello effettuato sulla chioma. L’incisione in questo caso deve essere fatta verso il basso, a differenza di quando si effettua la potatura della chioma.
- Il processo di potatura della chioma non implica necessariamente il conseguente intervento sulle radici.
Viceversa, tagliando le radici è fondamentale intervenire pure sulla chioma in maniera tale da preservare l’equilibrio della pianta.
Potatura bonsai drastica, potatura di contenimento e defogliazione
Come detto nel paragrafo precedente, ogni tipo di potatura bonsai va effettuata durante determinati periodi dell’anno.
I principali tipi di potatura sono:
- potatura drastica
- potatura di contenimento
- defogliazione
Potatura drastica
La potatura drastica è un tipo di potatura bonsai più invasiva rispetto alle altre.
La presenza di caducifoglie spoglie rende possibile un intervento più aggressivo e completo che permette di poter alleggerire e modellare la chioma e la dimensione del bonsai.
La dimensione del bonsai deve in ogni caso preservare il giusto equilibrio della pianta per evitare scompensi, fermo restando che è un tipo di potatura che finalizzata a garantire un certo impatto visivo.
Per questa tecnica di potatura, il taglio deve essere obliquo e rivolto verso l’alto per permettere ai germogli di crescere secondo il verso giusto, garantendo anche una corretta rimarginazione della ferita arrecata dall’incisione.
Potatura di contenimento
La potatura di contenimento è un tipo di potatura del bonsai volta a mantenere la forma della chioma, regolarmente pulita attraverso la rimozione dei rami che fuoriescono.
Si tratta di una tecnica meno aggressiva rispetto a quella drastica, motivo per cui può essere effettuata durante i periodi in cui la pianta è nella fase vegetativa.
Defogliazione
La defogliazione viene effettuata a Giugno ed è una tipologia di potatura del bonsai che ha duplici finalità.
Può essere effettuata per modificare la chioma, permettendo ai raggi solari di penetrare su tutto il corpo del bonsai.
Per renderlo possibile, bisogna sfoltire la parte maggiormente esposta, favorendo la penetrazione della luce solare anche sulla parte inferiore.
La defogliazione serve anche a rallentare la crescita in determinate parti della pianta e favorire la ramificazione.
Dopo aver completato l’intero processo, è fondamentale spostare il bonsai in una zona d’ombra per almeno un mese, tempo necessario per la formazione delle nuove foglie.
L’importanza della potatura bonsai
A prescindere dalle tecniche di potatura bonsai, esistono anche degli strumenti che possono darci una grande mano.
Uno di questi è il mastice, che applicato alle incisioni fatte, accelera il processo di cicatrizzazione della pianta.
Per concludere, possiamo affermare che la potatura del bonsai è indispensabile per rigenerare la propria pianta e garantirne vigore.
Ogni tipo di intervento deve tenere conto non soltanto dell’impatto estetico, ma anche del mantenimento del giusto equilibrio della pianta, vero e proprio fattore fondamentale per garantire un corretto mix tra estetica e struttura del bonsai.
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